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Rimborsi fiscali 730: le incoerenze che bloccano i pagamenti

di Alessandra Gualtieri

12 Giugno 2023 16:22

Modello 730/2023: incoerenze ed elementi che fanno scattare controlli fiscali sulle dichiarazioni precompilate modificate o con rimborsi oltre 4mila euro.

Come di consueto, il Fisco ha messo a punto i criteri di incoerenza utilizzati in fase di controllo dei modelli 730/2023 con esito a rimborso, in particolare in caso di precompilata modificata dal contribuente.

Tali criteri sono elencati nel provvedimento del 9 giugno 2023 e riguardano le dichiarazioni presentate direttamente dal contribuente, tramite il sostituto d’imposta o affidate a CAF e professionisti abilitati.

Criteri di incoerenza nella Precompilata

A fare scattare i controlli preventivi, in base al provvedimento delle Entrate come come ogni anno ripropone i criteri da utilizzare per le verifiche su quanto indicato dal contribuente nel modello di dichiarazione, sono:

  • lo scostamento, per importi significativi, dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente,
  • la presenza di altri elementi di rilevante incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle certificazioni uniche,
  • la presenza di situazioni di rischio in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti.

Controlli rimborsi 730

I controlli del caso riguardano le modifiche alla dichiarazione dei redditi che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta e che presentano elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati, ma anche in caso di rimborso di importo superiore a 4.000 euro,

In questi casi, l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli preventivi, in via automatizzata o mediante verifica della documentazione giustificativa, entro quattro mesi dal termine per la trasmissione della dichiarazione.