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Rimborsi su IBAN dal Fisco: come non perdere l’accredito

di Teresa Barone

30 Aprile 2024 07:15

Rimborsi fiscali con accredito su IBAN: come si comunicano le coordinate del conto all'Agenzia delle Entrate e quando scatta invece l'assegno alle Poste.

Chi attende un rimborso dall’Agenzia delle Entrate, ad esempio per le detrazioni da 730 (che da quest’anno possono essere richiesti direttamente al Fisco anche da chi ha un sostituto d’imposta), può comunicare l’IBAN online, senza recarsi presso gli uffici territoriali.

=> Verifica IBAN online

Si tratta del codice identificativo del proprio conto corrente bancario o postale, su cui di norma si ricevono accrediti e bonifici e che si può comunicare al Fisco per ottenere rimborsi e accrediti vari, avendo cura di non indicare un codice errato.

Come comunicare l’IBAN all’Agenzia delle Entrate

Per comunicare le coordinate IBAN del conto corrente bancario e ricevere un rimborso da parte del Fisco tramite accredito diretto, è possibile procedere in due modi diversi:

  • scaricando l’apposita App dall’area riservata del sito web dell’Agenzia delle Entrate, dalla quale seguire il percorso “Servizi > Rimborsi > Comunicazione IBAN per accredito su c/c” per inserire direttamente lBAN bancario;
  • compilando il “Modello e istruzioni accredito rimborsi su conto corrente”, che il titolare del conto deve firmare digitalmente dal titolare inviandolo poi in allegato via PEC a qualsiasi ufficio dell’Agenzia (preferibilmente, alla Direzione Provinciale di propria competenza).

Rimborsi fiscali con e senza IBAN

Ma come ottenere un rimborso fiscale se non si ha un conto da comunicare? Semplice, passando per una diversa modalità di accredito rispetto al classico bonifico.

In caso di mancata comunicazione al Fisco delle proprie coordinate IBAN, infatti, il pagamento dei rimborsi si perfeziona con l’invio di un assegno vidimato (titolo di credito a copertura garantita) emesso da Poste Italiane, recapitato con raccomandata presso il domicilio fiscale del beneficiario persona fisica.  Tale assegno potrà poi essere incassato presso un qualsiasi ufficio postale, entro 60 giorni dalla data di emissione.

NB: anche nei casi in cui  il contribuente nel 730 non indica un sostituto di imposta le operazioni di conguaglio (addebiti e rimborsi IRPEF) passano a carico dello Stato, che invierà gli eventuali rimborsi tramite assegno o accredito su IBAN.