Tratto dallo speciale:

Smart Working, verso la proroga per i fragili anche nella PA

di Anna Fabi

12 Giugno 2023 12:13

Presentato emendamento al DL Lavoro per la proroga dello smart working anche nella PA fino al 30 settembre: il limite è dovuto alla mancanza di coperture.

Non è detta l’ultima parola sulla proroga dello smart working per i lavoratori fragili anche nella Pubblica Amministrazione, per i quali a legislazione vigente tale diritto cessa il 30 giugno.

Al momento, nell’ambito della conversione in legge del Decreto Lavoro, è stato approvato solo l’emendamento che fa slittare al 31 dicembre il lavoro agile sia per i fragili sia per i genitori di figli fino a 14 anni, ma una nuova proposta di modifica spinge per una estensione nella PA almeno fino al 30 settembre.

La proroga del diritto al lavoro agile per i dipendenti con patologie che ne mettono a rischio la salute con l’attività in presenza è condizionato dalle coperture finanziarie. Per le quali si cercano soluzioni.

Diritto al lavoro agile per i lavoratori fragili

Dopo l’approvazione del primo emendamento dedicato al settore privato, è stato presentato un nuovo emendamento che trova la mediazione sopra esposta, ossia la proroga di soli tre mesi, grazie alla convergenza fra le forze di maggioranza per riuscire ad approvarlo, pur rimanendo il nodo delle coperture.

Non si esclude pertanto che alla fine si arrivi a un’ulteriore mediazione, limitando la proroga al 30 agosto.

I tempi di approvazione

La legge di conversione del dl 48/2023 è in commissione Lavoro al Senato. I tempi sono ormai relativamente brevi: è previsto che arrivi in Aula questa settimana. Dovrà poi passare alla Camera per approvazione definitiva entro i primi giorni di luglio.

Perchè serve una proroga

I lavoratori fragili sono particolarmente a rischio di contagio Covid per una serie di patologie (immuno-depressione, patologie oncologiche, terapie salvavita, co-morbilità che possono caratterizzare una situazione di maggiore rischiosità), che sono precisamente elencate dal provvedimento normativo che ha sancito il diritto alla prosecuzione del lavoro agile.

Le regole primarie sono invece contenute nell’articolo 90, commi 3 e 4, del decreto 34/2020. In base al quale l’attività lavorativa deve essere compatibile con lo smart working.

Le altre forme di smart working

Per quanto riguarda i dipendenti con figli fino a 14 anni, con diritto al lavoro agile fino a 31 dicembre 2023 nel settore privato, il beneficio scatta soltanto se l’altro genitore non è beneficiario di strumenti di sostegno al reddito e non è privo di occupazione. Anche in questo caso, inoltre, l’attività lavorativa deve essere compatibile con il lavoro agile.

Per tutti i genitori di figli fino a 12 anni (senza limiti di età in caso di disabilità), c’è infine il diritto alla corsia preferenziale nelle decisioni aziendali di concedere lo smart working. Senza limiti temporali (nel senso che si tratta di un diritto di legge strutturale, dunque non legato all’emergenza post-Covid).