Aiuti di Stato: nuovi modelli UE per le revisioni deI PNRR

di Barbara Weisz

4 Aprile 2023 15:18

La UE aggiorna i modelli che gli Stati membri possono utilizzare per le revisioni dei PNRR integrato con REPowerUE, da presentare entro il 30 aprile.

Da Bruxelles arrivano nuove linee guida per aiutare gli Stati membri a elaborare misure da includere nei PNRR in conformità delle norme UE in materia di aiuti di Stato. Si avvicina infatti la scadenza del 30 aprile, entro la quale i Paesi membri, fra cui l’Italia, possono presentare alla Commissione Ue un aggiornamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che inserisca o integri misure previste dal Green Deal Europeo.

Come avvenuto nel 2020 per la redazione dei Recovery Plan nazionali, dunque, la Commissione fornisce adesso modelli pertinenti per l’elaborazione di nuove misure per i capitoli dedicati a REPowerEU.

Per l’Italia la scadenza è particolarmente importante, non solo perché sarà possibile integrare il PNRR, ma anche per affrontare la questione delle tempistiche: i progetti devono essere realizzati entro il 2026 ma la messa a terra si sta rivelando più lenta del previsto. E non è detto che la proposta italiana di integrazione con RepowerUe, recuperando anche iniziative previste dai Fondi di Coesione al 2029, non preveda una riorganizzazione almeno parziale delle tempistiche.

Su questo punto il dibattito è ancora ampiamente aperto, e le certezze si avranno soltanto a Piano presentato.

Nel frattempo, i nuovo modelli UE rappresentano un adempimento che segue l’approvazione del regolamento RRF (Recovery and Resilience Facility) del febbraio scorso da parte del Parlamento Europeo e del Consiglio, che ha incluso nei PNRR nuovi capitoli dedicati a REPowerEU.

Ecco in tabella i modelli che sono stati aggiornati dalla Commissione.

Iniziative faro UE  Modelli di orientamento
  • Power up (Premere sull’acceleratore)

Infrastrutture energetiche e dell’idrogeno

Energia da fonti rinnovabili, compresa la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili, nonché aiuti agli investimenti/al funzionamento per la riduzione e l’eliminazione delle emissioni di gas a effetto serra, anche attraverso il sostegno alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica.

Infrastrutture di teleriscaldamento o teleraffrescamento, generazione e distribuzione

  • Renovate (Ristrutturare)

Infrastrutture di teleriscaldamento o teleraffrescamento, generazione e distribuzione

Efficienza energetica degli edifici

  • Recharge and refuel (Ricaricare e rifornire)

Stazioni di ricarica elettrica e di rifornimento di idrogeno per i veicoli stradali

Acquisto di veicoli a basse e a zero emissioni

Altri modi di trasporto a basse emissioni

  • Scale up (Espandere)

Tecnologie innovative relative ai processori e ai semiconduttori

Capacità cloud

«I modelli aggiornati sugli aiuti di Stato forniscono agli Stati membri orientamenti e strumenti importanti per garantire che i piani nazionali per la ripresa e la resilienza possano essere attuati agevolmente», ha spiegato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile per la Concorrenza UE.

In questo modo, gli Stati membri potranno istituire rapidamente misure di sostegno che favoriscano la transizione verso l’energia pulita e aumentino l’indipendenza energetica dell’UE.

Il prossimo appuntamento è dunque quello del 30 aprile con la presentazione delle variazione al PNRR dei diversi Paesi. Nel frattempo il Governo sta predisponendo un nuovo decreto PNRR, atteso in Consiglio dei Ministri entro fine settimana. E sta lavorando, naturalmente, alla proposta di rivisitazione del Piano